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Riso nero con zucca, amarelli e gamberi – La Cassata Celiaca
Buon venerdì.
Se Babbo Natale ti spedisce un pacco pieno di prelibatezza prese da Eataly (tra le quali questo ottimo riso nero, ma non solo, molto, molto altro ancora… tipo i funghi porcini di cui vi ho parlato qui) e tua mamma ti dice” vai nell’orto e prendi quello che ti piace” e tu scopri una verdura che non hai mai mangiato…. che fai?
La prendi e la provi subito! E io accussì fici!
Da noi si chiamano “mazzareddi” che sembrano essere gli “amarelli” in italiano; verdura amara che da noi si cuoce passandola prima in padella e poi versandola nel sugo di pomodoro (cosa che mi riserbo di fare con quella rimasta).
Avevo anche della zucca sempre datami dalla mamma e dei gamberi (quelli non lo ho raccolti nell’orto però!), ho deciso di approfittare di ciò che avevo per veder cosa ne usciva fuori.
Mentre mangiavo pensavo: semmai presa da un colpo di follia pensassi di aprire una trattoria o una locanda a base di cucina spiccia spiccia (veloce e genuina) e casereccia la chiamerei ” Chiddu chi c’è si mancia!” cioè “si mangia ciò che c’è a tavola” e proporrei piatti così.

Riso nero con zucca, amarelli e gamberi – La Cassata Celiaca
Un misto di ingredienti raffinati come possono essere i gamberi e il riso nero (profumato fino allo svenimento!) e poi ingredienti umili, selvatici come la verdura, roba che se venisse Jamie Oliver e s’accampasse nell’orticello di mia mamma farebbe un bella cucinata all’aperto come sa fare lui cu “chiddu chi c’è!”.
La ricetta è facilissima, si presta a variazioni, aggiunte e stravolgimenti se volete.
Gli amarelli sono amari eh…. (elementare Watson!), se non li trovate potete scegliere la scarola, ma bisogna smorzare la dolcezza del riso e della zucca.
Io mi sono scialata!
Ok, basta parlare mi sono lasciata andare troppo!
Buon fine settimana.
Ingredienti per 4 persone
320 g riso nero
200 g zucca
1 mazzetto piccolo di mazzareddi (amarelli)
aglio
una noce di burro
12 gamberi
sale
pepe o peperoncino
vino bianco secco
1/2 cipolla
Procedimento
Far bollire dell’acqua salata in una casseruola, versare il riso e lasciare che cuocia, ci vorranno circa 35′.
Nel frattempo far rosolare la cipolla tritata e lo spicchio d’aglio nel burro.
Aggiungere la dadolata di zucca, aggiustare di sale e pepe e poi sfumare con il vino.
Mettere il coperchio e lasciare cuocere finché la zucca non sia diventa tenera.
Lavare la verdura, tritarla grossolanamente e versarla in casseruola circa 10′ prima della fine della cottura.
Scolare il riso e finire la cottura nella casseruola con la zucca e le verdure.
Nel frattempo pulire i gamberi lasciando la coda e scottarli velocemente in una padella rovente.
Servire subito con le code dei gamberi e un giro d’olio d’oliva a crudo.
13 Comments
Stefania
23 Gennaio 2015 at 9:07Ahahah!!! Babbo natale avrà scelto la selezione di prelibatezze da Eataly applicando il principio "chiddru chi c'è" ma ci ha azzeccato 😉
Sembra ottimo questo riso!
Beata te che puoi attingere all'orticello con più frequenza…
Baciiii
La Gaia Celiaca
23 Gennaio 2015 at 14:37E cosa aspetti, ad aprire "Chiddu chi c'è si mancia!"??? Ci sarebbe la fila, ci sarebbe!
e accanto una pasticceria.
sonia, tu hai dei numeri, devi farli fruttare!
per inciso, io vorrei essere la cliente n. 1!!!!
Ketty Valenti
23 Gennaio 2015 at 18:28Ma sai che ho un vuoto di memoria….non vengono in mente gli amarelli….forse sono tipo i caliceddi catanesi?
però che bel contrasto di sapori e colori,un bel piatto davvero,brava.
Z&C
Leti - Senza è buono
23 Gennaio 2015 at 19:50Ma che bel colpo d'occhio, Sonia!! Questo primo è colorato, invitante e goloso! Mi sa proprio che devi pensare seriamente ad aprire una bella attività!!! Io mi offro come lava piatti!!! 😉 Così mentre lavo, imparo dalla migliore!!!!! Baciotti, leti
Michele Torazza
23 Gennaio 2015 at 21:45Riso… ce l'ho… Zucca… ce l'ho… Gamberi…. Ce li posso avere… Ma secondo me se vado da un fruttivendolo a Genova a chiedere i "mazzareddi" mi ci manda! (e non credo che la situazione migliorerebbe chiedendo gli amarelli) 🙂 A parte gli scherzi bellissimo piatto Sonia, come al solito… E bellissime foto (non come le mie, tremolanti e sfocate :-D). Ciau
Stefania FornoStar Oliveri
24 Gennaio 2015 at 15:18Io sono la prima cliente, sappilo!!! E non ti liberi più di me! Risappilo!!!
lacassataceliaca
24 Gennaio 2015 at 16:33Stefania, è vero! anche a me piacerebbe attingere più spesso…ora chiedo se è possibile aprire una filiale dell'orto vicino casa mia…grazie ciccina bella e baciuzzi
Gaia, ha ha ha a che ci sono faccio tutt'uno cucina casalinga e pasticceria de chez moi…ma non rispondo delle conseguenze… grazie cara, mi onori con questo commento e mi onorerebbe averti come cliente…però non pagheresti dai! baci
Ketty, ma io fino a che non sono entrata nell'orto non sapevo che esistessero…oggi li ho mangiati con la salsa e la pasta e anche così sono proprio buoni…appena ci vado se ci sono faccio la foto e così puoi chiedere se dai voi li avete e come si chiamano,. bacioni e grazie!
Leti, grazie cara!! ma che lavare i piatti! tu saresti responsabile della cucina multi-intollerante…chef in capo!! che carina sei! grazie e bacioni
Michele, ha ha ha!!! ma guarda che credo si chiamino amarelli eh…quindi non ci giurerei..sai che fai ? chiedi della scarola così se non ne ha ce lo mandi tu 😉 ha ha ha!! ma hai visto le mie foto di qualche anno fa? ancora oggi mi vengono ciofeche, ma allora erano tutte ciofeche!! e poi io ancora penso che la ricetta è quella che deve piacere, non ci mangiamo mica la foto a tavola! grazie mille e ciauuuu a te!!
Stefania/Forno, hahahahah allora metto te e Gai accanto!
Katia D G
25 Gennaio 2015 at 17:46Provo per la centesima volta a commentare, spero vada a buon fine:
Nonostante io abbia un camino abbastanza capiente, non ho ricevuto doni. Ma tu avevi scritto la letterina? No, perché io da Eataly ci sono dovuta andare con le mie gambine. Pazienza! Ma l'orto della tua mamma é magico? Tra babbo natale e mazzarieddi, il sapore sarà mitico. Baciuzzi
Katia D G
25 Gennaio 2015 at 18:21Dimenticavo! Come ti ho già detto, io sarò la tua assaggiatrice ufficiale quindi, mi dispiace per i clienti, ma io devo sactificarmi per prima. Arrinbbaciuzzi
Visto che riesco di nuovo a commentare, ho voluto abbondare.
Mariana
26 Gennaio 2015 at 9:54E meno male che c'è tua madre,se no,a chi daresti la colpa di tutti i buoni manicareti che prepari? io mi farò coragio e li proverò con la salsa. Sempre complimenti!!!
lacassataceliaca
26 Gennaio 2015 at 17:36Katia, ha ha ha!! avessi Eataly qui in Sicily mi rovinerei! ci pensa mia sorella a fare doni del genere, lei ha capito di che pasta sono fatta..per rimanere in tema! inoltre tu hai un diritto vetusto di priorità dovuto a 5 anni di sopportazione in un'età in cui era davvero difficile trattenersi dal "mandarmici…!" ha ha ha!! alla mia tavola sarai LA cliente 😀 baciuzzi a te e grazie mille!!
Mariana, ma picchì? tu la conosci?? hihihi quale coraggio?! Maria insegna…. piglia li mazzareddi, mettici du barbi di finocchio, soffriggili e poi mettici la salsa, se hai ancora quella di ciliegino meglio ancora, e poi vedi che bontà! grazie e bascetti!!
Nadji K.
27 Gennaio 2015 at 22:29Un plat gourmand et très joliment présenté.
Je me serai bien invitée chez toi.
A bientôt
enza accardi
27 Gennaio 2015 at 23:00Ma tu hai presente una faccia immobile, con due occhi sgranati con le pupille di fuori e la bocca aperta tipo garage???? Eh….. proprio quella!!! Io per ora sto messa così per la squisitezza di questo piatto che sarà anche spiccio spiccio, ma che non ha nulla da inviadiare ad un piatto principesco, raffinato e sublime. Io ancora spetto cà mi chiami…….magari vengo nell'orticello e semmai decidessi di aprire il la locanda o la trattoria …. io cliente fissa sarei!
P.S.: puru i piatti mi piacinu ….. assai, sà?!?!?!?!