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Lo so… per molti mangiare la trippa è un affronto, a molti fa senso, molti non l’hanno mai assaggiata e mai lo faranno, ma io la adoro!
La mangio da sempre sia in umido che in minestra e mi è sempre piaciuta.
Indi l’ho preparata qualche giorno fa e accompagnandola con fette di pane senza glutine tostato mi sono fatta una scorpacciata.

Mia mamma lo preparara minestra, come la fa lei nessuno mai!
Io lo amo talmente tanto che spesso per farmi contenta, me lo fa trovare a tavola quando vado da lei.
Sono certa che in Italia esistono tantissime ricetta a base di trippa ma, ad esempio, anche le famose andouillettes francesi sono confezionate proprio con la trippa e altre parti dello stomaco come ingredienti principali.
Quindi questo piatto poverissimo, ma davvero gustoso, lo offro a chi come me lo apprezza.
Buon mercoledì e grazie per essere passati.
Ingredienti per 4 persone
800 g trippa
2 carote
1 cipolla
olio d’oliva
prezzemolo
2 grossi pomodori
insaporitore aglio e peperoncino Ariosto
vino bianco
sedano
Procedimento
Soffriggere in casseruola con dell’olio d’oliva la cipolla affettata finemente.
Pulire e tagliare a rondelle le carote e aggiungerle in casseruola.
Tagliare a strisce non troppo grosse la trippa dopo averla lavata sotto l’acqua e versarla in casseruola.
Sfumare con del vino bianco, aggiustare di sale, aggiungere l’insaporitore a piacere e infine i pomodori tagliati a cubetti.
Coprire con un poco di acqua, mettere il coperchio e lasciare cuocere finché le carote non sono tenere.
Aggiungere il prezzemolo tritato e spegnere la fiamma.
Servire con delle fette di pane tostato.
Io l'ho scoperta tardi ma so che mi piace, io la mangio in brodo a Natale ma anche così mi sembra perfetta! Un bacione
Ely, sono davvero lieta di saperlo, almeno una che la apprezza c'è! ha ha ha bacioni a te e grazie
Anche io adoro la trippa!!! Quella della mamma in primis ma anche quella alla piemontese con i fagioli cannellini e una generosa grattugiata di parmigiano è squisita 😉
Baci
Stefania, vero? ma mica me lo ricordavo! che bello!! non conosco la versione piemontese, non resta che provarla…grazie e bascetti
da quanto non la preparo 🙂
la trippa, l'adoro, mai fatta così però, sempre con la passata di pomodoro, la proverò anche così, un bacione
Tesorina!! Io non sono di trippa ma credo che questo piatto me lo
Mangerei si!! Un bacione grande ❤
Io sono tra quelli che ama molto questo piatto, eppure è così tanto che non lo mangio. Lo preparava spesso mio papà e lo facevo divinamente. I piatti dei ricordi sono sempre i più buoni vero Sonia? :). Un bacione grande tesoro!
Mirtilla, felice di avertela ricordata!
Miria, ma non sai quanto sono contenta di non essere una mosca bianca! grazie e bacioni
Vaty, ma quanto sei carina!!! bacioni
Angela, che bello!! siamo sempre più!! vero mia cara, io la mangiavo da mia mamma che la cucina divinamente bene, ma ogni volta che ci vado mi scordo di chiedergliela e quindi mi sono rimboccata le maniche…bacioni grandi e grazie!
ecco, questo è proprio un piatto che devo imparare a cucinare e mangiare! grazie!
brava Elena! così mi piaci!!
Ciao Sonia, come stai? 🙂 Non sono una grande appassionata di trippa ma la tua è davvero invitante e anche a me, come Elena, piacerebbe imparare a cucinarla… anche perché in famiglia c'è chi apprezza! 😉 Bravissima, un abbraccio forte forte e buona serata 🙂 <3
Eh…hai visto che successo!!!! piatto povero ma buonissim,e poi con il peperoncino…. bacioni
Valentina, io per lo stesso motivo ho imparato a cucinare roba che detestavo mangiare (tipo le melanzane) e ora le apprezzo, quindi non posso che appoggiare la tua volontà di cimentarti. Grazie carissima e bacioni
Mariana, vero! e io ne ho messo tanto tanto !! bacioni e grazie