Pizza/ video ricetta

Pizza Panuozzo senza glutine

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Pizza Panuozzo, storia di un panuozzo riuscito a metà: il video

Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Pizza Panuozzo senza glutine – La Cassata Celiaca

Questa Pizza Panuozzo è in realtà la storia di un Panuozzo riuscito a metà.

L’idea era quella di fare dei panuozzi senza glutine ma le cose sono andate diversamente.

Ho seguito le indicazioni di lievitazione e cottura di un video su YouTube che si sono rivelate inadatte al mio tipo di forno.

Ho impastato con un grammo di lievito fresco e lasciato riposare in frigo per 24 ore, fin qui tutto bene.

Poi ho steso i panuozzi e, al momento della cottura nel forno casalingo con pietra refrattaria, sti benedetti panuozzi piatti erano e praticamente piatti sono rimasti.

Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Pizza Panuozzo senza glutine – La Cassata Celiaca

Ma quanto ci sono rimasta male!

Avendo anche un forno per pizza, ho deciso di cuocere gli altri due a temperatura da pizza e le cose sono andate un po’ meglio.

Preciso che, mi è successo di cuocere panetti in bianco e che questi siano gonfiati a palloncino, talmente gonfi che, una volta, hanno toccato la resistenza superiore e preso fuoco.

Per cui ero abbastanza convinta che un rigonfiamento ci sarebbe stato.

Tutta ringalluzzita, inforno e aspetto di vedere il miracolo, ma questo miracolo si è compiuto a metà.

Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Pizza Panuozzo senza glutine – La Cassata Celiaca

Mezzo panetto si è gonfiato a palloncino, toccando la resistenza superiore e bruciacchiandosi (il mio forno per pizza è basso, per cui il rischio c’è sempre), l’altra metà ha fatto tante belle bolle ma non è gonfiato come doveva.

Prima di perdere la pazienza del tutto, ho cotto l’ultimo panetto, posizionandolo in orizzontale e non in verticale, in modo che l’intero panetto fosse esposto allo stesso livello di calore (la parte frontale è più fredda del fondo del mio forno) e anche stavolta il miracolo si è compiuto a metà, poco più della metà.

Mentre una parte di me si avviliva per la disfatta, l’altra metà ammirava la particolare forma di questo risultato e ha deciso di sfruttare la cosa, volgendola a proprio favore.

Perché non condire la parte gonfia come un panuozzo (avevo già il condimento pronto) e l’altra parte come pizza o pinsa?

Del resto spesso preparo il “calzon-pizza”, metà pizza e metà calzone.

Ed è così che è andata.

Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Pizza Panuozzo senza glutine – La Cassata Celiaca

La decisione di pubblicare il tutto, con narrazione documentata anche del fallimento, è arrivata dopo l’assaggio: BUONISSIMO!

Francamente, neanche se l’avessi fatto apposta sarei riuscita ad ottenere qualcosa di così particolare e buono.

Io vi riporterò tutte le indicazioni che ho trovato nella ricetta a cui mi sono rifatta, possibilmente il vostro forno ha la funzione di cottura che serve.

Il mio non l’aveva e credo che quella particolarità avrebbe fatto la differenza.

Però ammetto che, anche i panetti cotti ma non gonfi, erano molto buoni, si potevano sfruttare come una pinsa o base pizza, quindi nulla sarebbe stato sprecato.

Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Pizza Panuozzo senza glutine – La Cassata Celiaca

Ho usato due confezioni di mix aperte, ma potete sostituirli con i mix che avete, basta fare attenzione alla quantità di acqua.

Io ho fatto un po’ ad occhio, come faccio di solito, e l’impasto era proprio bello.

Infine, ritengo che si possa fare il tutto in giornata, senza riposo in frigo, ma come dico nel video, l’impasto freddo è molto più facile da manipolare e formare.

Enjoy!


Pizza Panuozzo senza glutine - La Cassata Celiaca

Ingredienti per 4 “pizza panuozzo”

350 g acqua

1 g lievito fresco

200 g Mix per pane e pizza senza glutine Molino Spadoni

200 g Miscela Oro Pan base mais di Ori di Sicilia

8 g sale

10 g olio d’oliva

per il condimento:

4 zucchine grigliate

4 pomodori

12 scamorzine affumicate

400 g ricotta fresca

16 fette di speck

basilico

olio d’oliva

 

Procedimento

Versa l’acqua in una ciotola e fai sciogliere al suo interno il lievito.

Versa i mix e impasta per qualche minuto (puoi usare la planetaria o una frusta con i ganci per impastare).

Infine incorpora il sale e l’olio e impasta ancora per qualche minuto.

Ungi benissimo una ciotola e versa al suo interno l’impasto.

Dai qualche piega alla pasta, in modo da darle una forma regolare, poi copri la ciotola e mettila in frigo per 24 ore.

Puoi tenerla in frigo dalle 12 alle 48 ore a 4°.

L’indomani, tira fuori la ciotola dal frigo, capovolgi l’impasto freddo su una spianatoia ben infarinata e dividila in 4 porzioni.

Le mie erano di circa 195 grammi l’una, grammo più – grammo meno.

Forme delle palline di impasto, poi dai loro una forma ovale e poggiale sui una placca coperta di carta da forno ben infarinata oppure in un contenitore di plastica adatto per la lievitazione.

Copri e lascia lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio.

A casa mia c’erano 23° e quindi dopo 2 ore erano lievitati.

Circa 40 minuti prima della fine della lievitazione, accendi in forno in modalità ventilata sopra e sotto alla massima temperatura (che da me sono 250° in modalità statica e ventilata) e poggia la pietra refrattaria sulla griglia centrale del forno.

Lascia chela pietra si riscaldi per bene.

Poi stendi ogni panetto su carta da forno ben infarinata, ottenendo un largo ovale piatto, senza bordi rigonfi.

Io ho steso i vari panetti su altrettanti rettangoli di carta da forno, così mi veniva più facile spostarli.

Una volta il forno ben caldo, bisogna spostare la griglia con la pietra refrattaria una tacca più in su, cioè due tacche sotto la resistenza superiore, e attivare la modalità “grill + ventilazione”.

Quando la serpentina del grill è ben rossa, ben rovente, inforna un panetto sulla pietra e lascialo cuocere per circa 7 minuti.

Se il tuo forno ha questa modalità, dovresti vedere il panetto che si gonfia piano piano fino a diventare un palloncino.

Da qui in poi ti racconto com’è andata per me, cosa che vedrai anche nel video.

Il mio forno ha solo la modalità resistenza superiore e ventilazione e con il primo panetto non è andata bene, è rimasto piatto e bianco sotto.

Per il secondo ho attivato il grill , che da me arriva a 270°, (da me non c’è modo di mettere la ventilazione con il grill) e alcuni minuti dopo, quando il grill era ben caldo, ho infornato il secondo panetto.

Stavolta ha fatto più bolle, ma non si è gonfiato a palloncino e sotto è rimasto lo stesso bianco.

A questo punto, ho acceso il forno per pizza e l’ho scaldato sopra e sotto a 350°.

Ho infornato il terzo panetto, l’ho cotto per 5 minuti e si è gonfiato a metà.

Il quarto e ultimo panetto l’ho poggiato per lungo, cioè il lato lungo era di fronte a me, e stavolta la pasta è gonfiata un poco di più, ma sempre parzialmente.

Una volta cotti, li ho tagliati nella parte parte gonfia e conditi con zucchine grigliate che avevo condito con olio, sale e aglio, scamorzine affumicate tagliate a fettine e pomodori a fette.

La parte “pizza o pinsa” l’ho condita con ricotta fresca fatta ben scolare, speck e basilico.

Un giro d’olio e ho servito subito.

 

 

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