Biscotti/ video ricetta

Paste di mandorla

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Paste di mandorla senza glutine, 6 versioni e una video ricetta

Paste di mandorla - La Cassata Celiaca

Paste di mandorla – La Cassata Celiaca

Le Paste di mandorla o biscotti di mandorle sono dei pasticcini morbidi e deliziosi appartenenti all’arte dolciaria siciliana.

Esistono tantissime versioni di queste paste ma tutte di base sono senza glutine e senza lattosio.

Pochi ingredienti e mille personalizzazioni possibili.

Paste di mandorla - La Cassata Celiaca

Paste di mandorla – La Cassata Celiaca

Albumi, zucchero e farina di mandorle… c’est tout!

Certo, la quantità di zucchero e le finiture dei pasticcini fanno la differenza.

Ad esempio, questi sono composti dagli stessi ingredienti ma le diverse quantità hanno dato un diverso risultato.

Paste di mandorla - La Cassata Celiaca

Paste di mandorla – La Cassata Celiaca

Stavolta ho apportato un importante cambiamento.

Ho ridotto lo zucchero e un terzo di questo è stato sostituito dall’eritritolo.

Paste meno dolci, la mandorla si sente di più e personalmente le preferisco.

Paste di mandorla - La Cassata Celiaca

Paste di mandorla – La Cassata Celiaca

Sei gusti diversi per accontentare un po’ tutti.

La ricetta è veloce e le paste resistono svariati giorni senza problemi.

Felice settimana, enjoy!


Paste di mandorla - La Cassata Celiaca

Ingredienti per 36 mini paste di mandorla

250 g farina di mandorle (certificata gluten free)

150 g zucchero semolato (per me 100 g zucchero e 50 g eritritolo)

88 g albumi

2 gocce di aroma mandorla (oppure 1 goccia aroma mandorla e 1 goccia aroma mandorla amara)

mandorle e pistacchi interi

mandorle sfilettate

ciliegie candite (certificate gluten free)

pistacchi in polvere (certificato gluten free)

crema di nocciole (per me Babbi gluten free)

crema di pinoli (oppure nocciole oppure pistacchi. Per me Babbi gluten free)

composta di arance (oppure marmellata di arance)

 

Procedimento
Paste di mandorle | Biscotti morbidi siciliani

Versa la farina di mandorle e lo zucchero in una ciotola e mescolali bene.

A parte sbatti gli albumi e le gocce di aroma di mandorla finché non diventano un poco schiumosi e poi versali nella ciotola con la farina.

Impasta bene fino a che non ottieni una pasta molto omogenea e appiccicosa.

Pesa 36 porzioni di circa 15 grammi l’una.

Forma 6 tipi di paste diverse:

  1. paste a forma cilindrica che passerai sulle mandorle sfilettate;
  2. palline che passerai nella farina di pistacchi e a cui farai un incavo al centro, dove metterai un pistacchio intero;
  3. palline che passerai nello zucchero semolato e a cui farai un incavo al centro che riempirai di composta di arance;
  4. bastoncini a cui darai la forma di “s”;
  5. ciuffetti che formerai con la sacca da pasticceria munita di beccuccio largo a stella e che decorerai con una ciliegia candita;
  6. bastoncini che piegherai a foglia al centro dei quali metterai una mandorla intera non pelata.

Metti i biscotti in frigo per un’ora (o anche di più) prima di infornarli.

Cuoci le paste di mandorla a 200° in modalità statica per circa 11 o 12 minuti, a seconda del forno, evitando che coloriscano troppo.

Aspetta che siano fredde e riempi gli incavi delle paste al pistacchio con della crema di nocciole, riposizionando al centro il pistacchio e quelli alla mandorla con crema di pinoli, riposizionando al centro la mandorla.

 

Consigli

Se preferisci, puoi intingere le estremità delle paste a forma di “s” nel cioccolato fuso, una volta che saranno fredde.

Puoi sostituire le creme spalmabili con quelle che preferisci oppure non usarle affatto.

Puoi scegliere creme spalmabili senza lattosio.

Le paste si conservano a lungo ben coperte e fuori dal frigo, se non fa tanto caldo, altrimenti ben coperte in frigo.

Queste paste sono piccoline, se ne fai di più grandi, dovrai aumentare il tempo di cottura a 15/16 minuti circa.

Io ho usato la sacca da pasticceria con difficoltà perché l’impasto era un po’ più duro del solito (penso per via dell’eritritolo), per cui  ho rinunciato e ho fatto passare l’impasto attraverso la bocchetta a stella spingendola con le dita ed è stato molto più facile così.

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