Prodotti da forno/ video ricetta

Pinsa senza glutine e senza mix industriali

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Pinsa senza glutine con farine naturali e con video ricetta

Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Pinsa senza glutine e senza mix industriali – La Cassata Celiaca

La pinsa senza glutine è una sorta di focaccia bassa e croccante che somiglia alla pizza ma è un prodotto a sé stante.

Ve ne ho già parlato qui e qui ma in queste ricette ho usato un mix concepito proprio per questa preparazione.

Non trattandosi di un mix facilmente reperibile, se non ordinandolo online (e non tutti possono farlo), ed essendo difficile esportare le ricette che prevedano mix specifici da ordinare in Italia con costi di spedizione all’estero non indifferenti, ho pensato di fare questo esperimento senza mix.

Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Pinsa senza glutine e senza mix industriali – La Cassata Celiaca

Io, al momento, non ho grosse difficoltà nel consumare mix industriali per cui uso ciò che ho sotto mano ma, avendo un blog bilingue, cerco sempre di venire incontro alle esigenze diversificate di chi mi segue e che, spesso, mi chiede alternative senza mix perché, stando all’estero, i nostri mix sono introvabili.

Questo mix usato oggi mi ha dato belle soddisfazioni per pani di tutto rispetto e ho voluto replicarlo per testarne la resa con prodotti diversi.

Ho scelto la versione con maizena perché è stato il mio preferito, ma nulla impedisce che si facciano altre prove con riso integrale, con psillio, con tapioca e così via dicendo.

Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Pinsa senza glutine e senza mix industriali – La Cassata Celiaca

Di tanto in tanto riproverò: è chiaro che sia perfettibile e che si presti a tanti altri miglioramenti, ma non nego che a me è piaciuto moltissimo e intanto questo risultato lo archivio qui nel blog.

Ho seguito la tradizione con una lievitazione in frigo di 12 ore, ma si può fare in un’unica lievitazione a temperatura ambiente e in giornata, non credo ci siano differenze abissali in tal caso.

Ho usato 2 grammi di lievito su 300 grammi di mix per sicurezza, ma la pinsa prevede pochissimo lievito, quindi la prossima volta farò un solo grammo di lievito e una lievitazione in giornata.

Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Pinsa senza glutine e senza mix industriali – La Cassata Celiaca

A me il sapore di questo mix piace davvero tanto, quindi la pinsa mi è piaciuta parecchio.

Croccante sui bordi, morbida dentro e cotta in forno casalingo tradizionale con l’uso della pietra refrattaria.

Mi premeva più l’impasto che non il condimento, quindi l’ho condita con ciò che avevo, alla caprese perché avevo delle meravigliose mozzarelline freschissime prese al caseificio.

Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Pinsa senza glutine e senza mix industriali – La Cassata Celiaca

Avendo usato l’impastatrice, ho dovuto usare più mix di quanto me ne servisse altrimenti faceva fatica ad impastare, per cui ho preparato una pinsa e, con la restante pasta, delle focaccine che ho consumato con i salumi.

Se vi fa piacere assaggiare questa pinsa con me, qui sotto vi metto la video ricetta e nel frattempo vi auguro un buon fine settimana.

Enjoy!


Pinsa senza glutine e senza mix industriali - La Cassata Celiaca

Ingredienti

135 g farina di riso finissima *

15 g farina di lupino *

75 g fecola di patate *

75 g maizena *

10 g xantano *

300 g acqua tiepida

2 g lievito di birra fresco

1 cucchiaino di miele

15 g olio d’oliva

6 g sale

per la finitura:

olio d’oliva

mozzarella

pomodori

origano

pepe

basilico

 

Procedimento

Versa le farine, gli amidi e lo xantano  in una ciotola e miscela per bene con una frusta.

Aggiungi il miele.

Sciogli il lievito nell’acqua e versa l’acqua pian piano nella ciotola, mentre impasti.

Dovrai impastare per circa 10 minuti e, alla fine, potrai unire sale e olio e impastare ancora per 10 minuti circa.

Vedrai che la pasta, inizialmente sgranata, diventerà molto liscia e setosa.

Ungi bene una ciotolina e pesa 230/250 grammi per la pinsa.

Se vuoi preparare 2 pinse, puoi pesare circa 300 grammi per porzione, oppure due da 250 grammi e un panino.

Chiudi la ciotola e riponi il tutto in frigo per 12 ore, ma anche 18 se vuoi.

L’indomani, tira fuori le ciotole dal frigo e lasciale a temperatura ambiente fino al raddoppio.

Da me ci sono ancora 24° e ho aspettato circa 2 ore.

Infarina un foglio di carta da forno con farina di riso finissima e capovolgi l’impasto lievitato.

Ungi un poco la superficie e inizia a stendere la pasta in avanti con le dita, ma senza spingere e premere troppo.

Appena vedi che le dita si incollano alla pasta, spolvera con farina di riso ogni volta che serve.

Stendila sottilmente in forma ovale.

Io con la mia ho forse esagerato facendola troppo larga e sottile, era di circa 22 cm x 16 cm, magari tu stendila un pelino meno larga.

Coprilo con pellicola e lascialo lievitare per circa 1 ora (le ditate che hai lasciato sulla pasta dovranno vedersi di meno e il bordo dovrà essere più rigonfio).

Nel frattempo scalda il forno a 250° in modalità statica con la pietra refrattaria posizionata nell’ultima posizione in basso, ci vorranno circa 4o/45 minuti affinché la pietra sia ben calda.

Quando il forno sarà caldo e subito prima di infornare, ungi la superficie con dell’olio d’oliva.

Inforna sulla pietra e, subito dopo, versa sul fondo del forno 3 o 4 cubetti di ghiaccio.

Si sprigionerà del vapore che permetterà alla pinsa di lievitare prima che si formi la crosta e aiuterà anche la coloritura.

Cuoci a 250° per 15 minuti circa.

Sforna la pinsa e decorala con gli ingredienti scelti.

 

Consigli

Se vuoi condirla con ingredienti che vanno infornati, cuocila per circa 7 o 8 minuti, poi tirala fuori, condiscila con gli ingredienti scelti e infornala nuovamente per altri 7 minuti circa.

Prima di tirarla fuori però tocca con il dito la crosta e, se è troppo morbida, lasciala ancora in forno fino a che non risulta più croccante, poi potrai tirare fuori la pinsa, condirla e infornarla di nuovo.

Se vuoi fare un’unica lievitazione in giornata, lasciala lievitare nel contenitore fino al raddoppio e poi segui lo stesso procedimenti su-indicato.

 

 

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4 Comments

  • Reply
    Valentina
    5 Novembre 2022 at 15:49

    Bellissima!!!! Domanda.. Sostituire farina di lupini con ceci o saraceno si può? Xantano posso sostituire con psillio o guar? Gra, ie mille

  • Reply
    Sonia
    5 Novembre 2022 at 17:13

    Grazie! Con saraceno si, psillio non credo che sia la stessa cosa perché assorbe l’acqua diversamente, guar non l’ho mai usato ma non credo sia identica allo xantano come resa

    • Reply
      Valentina
      8 Novembre 2022 at 10:28

      Grazie Sonia, oggi vado a cercarlo in coop.. Tu lo prendi on line?

      • Reply
        Sonia
        8 Novembre 2022 at 10:30

        Ciao Valentina, dici il grano saraceno? Non, in realtà ne ho della Nutrifree

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