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Pinsa senza glutine con lievito madre
La pinsa è una focaccia tipica laziale.
Il termine, derivante dal verbo latino “pinsere” cioè allungare, indica che si tratta di una focaccia dalla forma oblunga che, solitamente, viene cotta in bianco e poi farcita con svariati ingredienti.
Per me è una vera novità.
Da brava siciliana conosco la pizza, lo sfincione, la pizza a taglio (quelle cotte in teglia), le focacce generiche, ma la pinsa non è nella nostra tradizione.
Non nascondo che mi sono dovuta documentare appena ho ricevuto il Preparato per pinsa senza glutine di Fabio Iobbi.
In cosa differisce dalla classica pizza?
Trattandosi di una ricetta antica, cereali antichi, un’alta idratazione e una lievitazione naturale sono ciò che la contraddistiguono.
Molto alveolata, dai bordi croccanti e dall’interno soffice, questa focaccia viene cotta con solo olio e poi farcita con verdure o salumi, ma veniva e viene servita anche come sostituto del pane.
Negli ultimi tempi viene sempre più spesso cotta come una pizza, mantenendo però le sue caratteristiche estetiche.
Io l’ho preparata con il lievito madre e l’ho lasciata lievitare lungamente, per poi cuocerla e servirla con verdure e formaggi.
Anzi, siccome l’ho lasciata bassina, l’ho chiusa a panino e me la sono gustata senza ritegno.
Il mix è molto prestazionale, non ha retrogusti né odori particolari ed è molto buono.
Ha un’ottima lavorabilità, come il Preparato per pizza di cui vi ho parlato qui e regge benissimo un’altissima idratazione.
Se volete avere delle alternative, ma con lo stesso mix, potete andare a sbirciare da Anna Lisa, troverete le sue fantastiche versioni.
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Enjoy!
Ingredienti per due pinse grandi o 4 piccole
300 g Preparato per pinsa senza glutine “Le selezioni di Fabio”
300 g acqua
50 g lievito madre senza glutine
15 g olio d’oliva
6 g sale
per il condimento:
peperoni arrostiti
melanzane arrostite
robiola
gorgonzola
pomodori
rucola
scaglie di parmigiano
origano
pepe
basilico
Procedimento
Il giorno precedente rinfresca il lievito madre come d’abitudine.
Quando avrà raddoppiato il suo volume, preleva 50 grammi e riponi il resto in frigo.
Versa il lievito madre in una ciotola e diluiscilo con l’acqua.
Unisci il preparato ed inizia ad impastare (con le mani e dei guanti usa e getta; con la planetaria; con una frusta elettrica munita di ganci per impastare).
Dovrai ottenere un impasto appiccicoso, ma molto liscio e senza grumi.
Unisci il sale e l’olio ed impasta ancora per qualche minuto.
Versa l’impasto in una ciotola ben unta e, con una spatola unta, dai una forma regolare alla pasta.
Copri la ciotola con pellicola e riponila in frigo per circa 12 ore (puoi tenerla in frigo anche per 18/24 ore).
L’indomani 5 o 6 ore prima di cuocerla, tira fuori la pasta dal frigo.
Ungi due ciotole (meglio se ovali) e dividi l’impasto in due parti, versandole nelle due ciotole.
Se preferisci delle focacce più piccole, dividi l’impasto in quattro ciotole ovali più piccole.
Ungi anche la superficie della pasta, copri le ciotole con pellicola e lascia che la pasta lieviti.
Non dovrà raddoppiare ma basta che lieviti di un terzo.
Scalda il forno alla massima temperatura consentita, lasciando al suo interno la pietra refrattaria o la placca da forno, posizionata nel ripiano inferiore del forno.
Infarina con farina di riso finissima due fogli di carta da forno (o 4, se fai 4 porzioni).
Stacca delicatamente l’impasto dalle ciotole e versalo sulla carta da forno.
Infarina la superficie della pasta e stendila con la punta delle dita in una forma ovale (la ciotola ovale ti aiuta a partire con il piede giusto. Il metodo è di Rosa Maria che ringrazio perché è molto efficace).
Lascia che i bordi siano un poco più grossi della parte centrale.
Guarnisci una delle due con falde di peperoni arrostiti e l’altra con fette di melanzane arrostite.
Condisci con un filo d’olio e un poco di origano.
Inforna la focaccia (io posso infornarne una alla volta di quelle grandi e due alla volta di quelle piccole).
Cuoci per circa 6 o 7 minuti ad una temperatura di 350°, oppure per circa 10 minuti ad una temperatura di circa 275°.
Una volta cotte, puoi condirle con il resto degli ingredienti.
Io ho scelto di condire quella ai peperoni con della robiola e della rucola; quella con melanzane con pezzetti di gorgonzola, dei pomodori freschi, del basilico e delle scaglie di parmigiano.
Consigli
Il peperone è stato cotto il giorno prima in forno (ma puoi cuocerlo anche in padella) finché non è risultato ben abbrustolito.
L’ho lasciato riposare finché non è raffreddato e poi, con grande facilità, ho rimosso la pellicina e i semini.
La melanzana è stata affettata e messa il giorno prima in un colapasta, salandone leggermente la superficie.
Dopo circa un’ora ho arrostito le fette in padella da ambo i lati.
Il condimento può essere variato a piacimento oppure si può scegliere di lasciare la pinsa in bianco e di servirla come accompagnamento per il pasto.
Se vari il mix, dovrai riconsiderare la quantità di acqua da utilizzare.
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