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Buon venerdì.
Avevo rinfrescato il lievito madre un paio di giorni prima ma mi scocciava panificare, ad essere sincera.
Dopo due giorni, il senso di colpa e la mancanza di pane senza glutine mi ha spinta a provvedere e un dopo pranzo ho fatto il poolish, dimenticandolo fino a sera.
A casa mia ora fa freddo, la temperatura non è ideale per la lievitazione che prende decisamente più tempo.
La sera ho fatto l’impasto a mano, l’ho coperto e dopo un’ora messo in frigo pensando che il lievito si sarebbe assiderato a 4°.
L’indomani mattina alle 8 invece ho avuto la sorpresa di vedere che non solo non era assiderato ma era più che triplicato in frigo, quindi ho subito acceso il forno e quando era ben caldo, ho dato un’arrotolota velocissima all’enorme pagnotta sferica e l’ho infornata.
Già dopo 10′ in forno la casa era profumata di pane cotto a legna; io guardavo il pane gonfiare in cottura ed ero felicissima di questa bella novità.
Forse qualcuno di voi ricorderà che in altri post ho lamentato il fatto che quando panificato o facevo impasti con lievito madre, benché quando li infornavo fossero ben gonfi e lievitati, in cottura perdevano la loro bella forma per appiattirsi.

Non mi sono mai capacitata del perché, finché su Facebook non mi hanno consigliato di cuocere i pani con lievito madre nel livello più basso del forno, cosicché il calore maggiore provenisse dal basso.
L’ho fatto una sola volta senza grandi cambiamenti…fino ad ora.
E sempre seguendo dei consigli sull’uso della pietra refrattaria, ho deciso di metterla sul livello più basso del forno, quasi a contatto con la base; decisamente un’altra cosa!
Pane con crosta croccantissima, molto scura benché non abbia oliato la superficie, mollica sofficissima e profumata, alveolatura piccola ma regolare (ancora non ho mai ottenuto una grossa alveolatura nel miei pani, in qualunque modo io li faccia), sapore da forno a legna, rimane perfetto per giorni…insomma credo il più bel pane rustico mai fatto.
L’ho mangiato in tutti modi: con salumi, con sottaceti, con panelle e crocchette, con olio d’oliva, pepe e caciocavallo grattugiato, con nutella….sempre magnifico.
Buon fine settimana!
Ingredienti
per il poolish:
300 g lievito madre senza glutine
300 g acqua
20 g miele
150 g Miscela per pane senza glutine Nutrifree
per l’impasto:
4 g sale
150 g miscela per pane e pizza senza glutine Aglutèn
110 g farina senza glutine Glutafin Select
20 g olio d’oliva
Procedimento
Sciogliere il lievito madre nell’acqua, aggiungendo anche il miele e poi unire la farina.
Togliere tutti i grumi lavorando bene con le mani, coprire e lasciare qualche ora finché non si vede che l’impasto sta fermentando, gonfiandosi e facendo delle protuberanze sulla superficie.
Unire il resto degli ingredienti e impastare bene fino all’ottenimento di una pasta omogenea e compatta, a cui verranno date un paio di pieghe, messa in una ciotola leggermente unta e coperta.
Lasciare in frigorifero una notte.
L’indomani alle 8 togliere la pasta dal frigo, capovolgerla su un piano infarinato abbondantemente di farina di grano saraceno bianca senza glutine, rotolarla su se stessa affinché prenda la forma di un grosso filone e incidere la superficie con un coltello ben affilato.
Scaldare il forno alla massima temperatura (da me 275°) con la pietra posizionata nella parte bassa e dopo circa 40′ mettere il pane sulla pietra e cuocere per 35′-40′.
Fare freddare su una gratella e degustare.

Bello!!! Come hai fatto a non assaggiarlo appena uscito dal forno!!! Io non avrei resistito!!!
Una meraviglia!!! Proverò il trucchetto del fondo del forno! 🙂
Che bello il tuo pane, ha un aspetto superlativo, prima o poi dovrò provare!!!
Tu lo chiami " semplicemente pane " io lo chiamo " semplicemente meraviglia".
Non ho mai saputo fare una crosta così bella…..brava ragazza mia!!
complimenti semplicemente,bravissima,che bel pane croccante con una morbida mollica,che voglia di prenderne un pezzo
Che bello, Sonia! Anzi favoloso!!! E non è mica merito solo del lievito madre! Ci vogliono mani sapienti (le tue) per creare una tale meraviglia!! Le foto parlano da sole, tanto che quasi quasi riesco a sentirne l'odore!! 😉 bravissima come sempre! Baciotti, Leti
Il profumo più buono, il profumo del pane. Se dovessi scegliere tra il pane appena sfornato e un dolce, sceglierei il pane. Ne prenderei un pezzo molto volentieri. L'ho sto già gustando. Complimenti! Un caro saluto Anna
Una descrizione dettagliatissima…… hai fatto un post facendoci venire la voglia di panificare e pensare che oggi pensavo al mio LM che riposa in freezer da qualche tempo! Non ho la pietra, ma solo il forno, un comune forno domestico, pensi che potrei farcela lo stesso ? magari usando una farina integrale o una farina normale !!! Troppo buono è quello tuo, meglio del panificio a legna vicino casa mia. Baci
splendido sonia!
io cuocio sempre il pane sul livello più basso del forno, quindi non ho pensato di darti questo consiglio le altre volte che ho letto.
però sì. secondo me gli fa bene. non a caso…
è davvero un bel pane, e sono qui che penso a quanto possa essere buono con tutte le cose che hai scritto!
Sabrina, ehhh hai ragione! la temperatura lavica mi ha bloccata, ma appena tiepido ho provveduto! grazie e buon we
Stefania, a quanto pare con molte pietre si fa così, quindi bisogna provare.
Emanuela grazie mille!!
Mariabianca, chi si duci!! bacioni
Paola, ma grazie mille tesoro! buon we
Leti, grazie tesoro!! devo ammettere che questo lievito madre è venuto su bene e fa un odore meraviglioso…merito suo! bacioni e buon we
Anna, non hai tutti i torti! anche io di fronte ad un pane appena sfornato non resisto, amo il pane in tutte le sue forme e mangiato all'antica con olio e pepe è straordinario! un caro saluto a te e grazie
Enza, ma c'addummani consigli a mia??? ma tu maestra sei! ci sono forni buoni che fanno benissimo il pane anche senza pietra…io voglio pensare che il merito sia della pietra, dovrei provare arroventanto la placca nella parte più bassa del forno e poi seguendo lo stesso iter…prova così…grazie bedda me e baciuzzi
Gaia, grazie mille! sei carinissima con tutti i commenti che mi hai lasciato!
Eccomi…avevo letto la ricetta il giorno che l'hai pubblicata ma non avevo avuto modo di commentare.
Qualche domanda: quanto tempo più o meno ci mette il primo impasto a lievitare e a fare le bolle?
Una volta preparato l'impasto lo schiaffi direttamente in frigo senza lasciarlo per niente niente fuori?
Quando dici di dare un paio di pieghe all'impasto intendi che lo si tira fuori dall'impastatrice lo si mette su unpiano e gli si danno le pieghe?
Lo tiri fuori dal frigo e praticamente lo lasci fuori SOLO mentre si scalda il forno?
Scusa le mille domande ma sorgono spontanee dati i tempi lunghi di lievitazione del LM!
Bacio 🙂
cara, il poolish l'ho fatto alle 14, ho lasciato fino alle 20 con 15° di temperatura in casa. Ho impastato nella ciotola con il cucchiaio di legno e poi a mano, ho coperto e messo in frigo pensando che non avrebbe lievitato tanto a 4°. L'indomani era bello gonfio, aveva la forma della ciotola, l'ho scaravoltato sul piano infarinato, ripiegato un paio di volte su se stesso e aspettato 40' che il forno scaldasse a 275°, non ho aspettato oltre perché era molto più che raddoppiato. baci a te!
Ora è tuuuutto più chiaro 🙂