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Flatbread senza glutine e senza lattosio con hummus di ceci
Il flatbread è un pane sottile e senza lievito largamente diffuso in vari paesi con nomi diversi.
Pane pita, pane turco, pane carasau, pane arabo… sono tutte varianti di una ricetta base molto simile.
Farina, acqua, sale e olio (oppure yogurt) da impastare e stendere molto sottilmente e poi da cuocere in forno.
Esistono svariate versioni da cuocere anche in padella, come del resto per l’italiana piadina, ma io ho scelto di seguire una ricetta vista qualche tempo fa.
L’input a provare questo pane senza glutine in realtà mi viene da Veronica che lo ha proposto qualche giorno fa su Facebook e io ho preso nota.
Se, normalmente, questo pane viene steso molto sottilmente, è anche vero che a volte capita di vederlo un più più spesso, il che lo rende più soffice.
Io ho scelto di seguire la cottura ad altissima temperatura come da ricetta di Gozney.
ho anche copiato la loro proposta di accompagnare il pane con un hummus di ceci fatto in casa.
Poiché volevo che somigliasse ad un antipasto, ho tagliato il pane a triangoli (grosso modo) di piccole dimensioni da poter tuffare nell’accompagnamento scelto.
Il pane non presenta alcuna difficoltà, come del resto l’hummus ed entrambe le preparazioni sono molto veloci.
Ho usato un solo mix, quello di MaxFree e non avuto alcun problema a stendere sottilmente le sfoglie, forse troppo sottilmente.
Ma andiamo al dunque.
Appena cotto, quando ancora è fragrante, il pane è molto buono e l’hummus è davvero goloso.
Una volta freddato, trascorsa qualche ora dalla cottura, il pane acquisisce una consistenza a tratti un poco gommosa, pur restando buono.
Il mio consiglio è di preparare l’hummus anche un giorno in anticipo, tanto resiste benissimo anche in frigo, e di preparare le sfoglie di pane quando se ne ha il tempo, per poi cuocerle al momento di servirle.
Io, seguendo la ricetta, ho aromatizzato il pane in tre modi diversi, ma voi potete personalizzarlo come più preferite.
Enjoy!
Ingredienti per circa 18 triangoli di flatbread
150 g mix senza glutine MaxFree
130 g acqua
2 cucchiai di olio d’oliva
un pizzico di sale
origano
paprika
za’atar (o rosmarino tritato, se lo preferisci)
per l’hummus di ceci (tratto da questa ricetta):
600 g ceci precotti
100 g semi di sesamo
acqua calda quanto basta
succo di mezzo limone
30 g olio di semi (per me olio d’oliva)
1 cucchiaino di paprika
1 spicchio di aglio (per me insaporitore aglio e peperoncino di Ariosto)
sale
pepe
2 cucchiai di prezzemolo tritato
Procedimento
Versa il mix, il sale e l’olio in ciotola ed mescola per pochi istanti.
Unisci pian piano l’acqua ed impasta per qualche minuto finché non otterrai un impasto liscio e senza grumi.
Infarina leggermente la pasta e la ciotola con farina di riso finissima e dai alla pasta una forma sferica.
Copri e lascia riposare per una ventina di minuti.
Prepara l’hummus.
Fai tostare i semi di sesamo e poi versali nella ciotola di un mixer.
Inizia a frullarli e poi versa poco olio finché non otterrai la consistenza di una cremina.
Scola i ceci del loro liquido e versali nella ciotola del mixer.
Aggiungi l’aglio tritato (io ho usato l’insaporitore aglio e peperoncino), unisci del sale, del pepe, del prezzemolo, il succo di limone e dell’olio.
Inizia a mixare finché non otterrai una consistenza cremosa.
Versa poca acqua calda man mano che la consistenza lo richiede.
Se desideri una consistenza più cremosa e liscia, unisci più acqua e frulla più a lungo, altrimenti, se la la preferisci più granulosa (come la mia), aggiungi pochissima acqua e frulla di meno.
Versa l’hummus in una ciotola e condiscilo con un filo d’olio, della paprika e del prezzemolo tritato.
Scalda il forno alla massima temperatura consentita, lasciando la pietra refrattaria al suo interno, posizionata sulla griglia inferiore.
Mentre il forno si scalda, procedi alla formatura dei pani.
Dividi la pasta in tre parti.
Unisci ad una parte dell’origano, all’altra dello za’atar o del rosmarino tritato, o altro aroma che preferisci, e alla terza parte della paprika.
Stendi molto sottilmente ogni impasto sulla spianatoia leggermente infarinata con farina di riso finissima e ritaglialo in triangoli.
Procedi allo stesso modo per tutti gli impasti.
Una volta ritagliati tutti i triangoli, bucherellane la superficie con i rebbi di una forchetta e infornane pochi per volta sulla pietra, lasciandoli cuocere per pochi istanti.
Vedrai che la pasta formerà prima delle bolle, più o meno grandi e che si abbrustolirà velocemente.
Gira i pani dall’altro lato in modo che cuociano bene e tirali fuori.
Una volta cotti tutti i flatbread, servili con l’hummus.
Consigli
Se cambi mix dovrai valutare tu la giusta consistenza di acqua.
Puoi anche non aromatizzare l’impasto, così come puoi sostituire l’hummus con altro condimento a piacere.
Come ti dicevo più su, è meglio consumare il flatbread poco dopo la cottura, perché col trascorrere delle ore hanno la tendenza a diventare un poco gommosi.
Puoi preparare l’impasto anche svariate ore prima, lasciarlo avvolto in pellicola e poi cuocerlo al momento opportuno.
Se resta dell’hummus, puoi versarlo in un barattolo e conservarlo in frigo per due o tre giorni.
Se ti va, puoi preparare l’hummus come da tradizione con mortaio e pestello.
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