Questo articolo è disponibile anche in: Français (Francese)
Pastiera napoletana con miglio al posto del grano
La pastiera napoletana è un dolce immancabile sulle tavole di Pasqua e non solo quelle partenopee.
È la seconda volta che la preparo ed è la seconda volta che mi esalto nell’assaggiarla.
Non ho mai gustato la pastiera verace perché da noi non la si fa e, ora che sono celiaca, non potrei comunque.
Mi sono rifatta alla ricetta di Simona Mirto (vi racconto tutto qui) ma usando un mix per frolla senza glutine e il miglio in grani al posto del grano.
Molti usano il grano saraceno ma io non amo molto il suo sapore intenso, preferisco un gusto più discreto che non sovrasti gli altri.
La ricetta è semplice ma bisogna organizzarsi per tempo in modo da fare le cose con calma e rispettare i giusti tempi di riposo.
Io ho girato il video di tutta la preparazione per maggiore chiarezza.
La ricetta si articola in due giorni: nel primo giorno si fanno tutte le singole preparazioni di base e nel secondo si assembla la crostata e la si cuoce.
L’uso del mix per frolla di Ori di Sicilia mi ha permesso un risultato a dir poco perfetto, sia come sapore, che come consistenza e coloritura finale.
Il dolce è fantastico, lo consiglio fortemente.
Buona settimana, enjoy!
Ingredienti per uno stampo da 20 cm
per la pasta frolla:
165 g Mix per pasta frolla senza glutine Ori di Sicilia
85 g burro a temperatura ambiente
75 g zucchero
1 uovo
1 tuorlo
4 g lievito per dolci (certificato gluten free)
scorza grattugiata di un limone biologico
un pizzico di sale
per la crema di ricotta:
175 g ricotta fresca
150 g zucchero
1 tuorlo
2 uova
cannella in polvere
30 g arancia candita (certificata gluten free)
per il miglio:
100 g miglio in grani
200 g latte
scorza di limone biologico
12 g burro
Procedimento
Prepara la pasta frolla.
Monta con le fruste il burro e lo zucchero finché non ottieni una cremina liscia.
Incorpora le uova e alla fine il mix, la scorza di limone, il sale e il lievito.
Riponi la pasta molto morbida tra due fogli di pellicola e appiattiscila.
Sistema la frolla in frigo per 12 ore.
Prepara la crema di ricotta.
Versa la ricotta sgocciolata dal siero in una ciotola, unisci lo zucchero e mescola.
Riponi la ricotta in frigo per 12 ore.
Prepara il miglio.
Lava il miglio sotto acqua corrente e versalo in una casseruola insieme al latte e alla scorza di limone.
Cuoci il miglio per 30 minuti a fiamma dolce, mescolando molto spesso.
Una volta cotto, incorpora il burro.
Aspetta che il miglio sia freddo e riponilo in frigo per 12 ore.
Finitura ed assemblaggio.
L’indomani mattina finalizza la crema per la farcitura.
Riprendi il miglio dal frigo e frullane un terzo insieme all’arancia candita.
Se risultasse troppo asciutto, unisci un paio di cucchiai di crema di ricotta.
Versa la cremina ottenuta al resto del miglio e mescola.
Riprendi la ricotta dal frigo ed incorpora con le fruste le uova e la cannella.
Infine unisci anche il miglio e mescola affinché si ottenga una crema omogenea.
Riprendi la frolla dal frigo e lavorala per pochi istanti sulla spianatoia in modo che diventi più manipolabile.
Spolvera la spianatoia con poca farina di riso finissima e stendi la frolla in una sfoglia di circa 1/2 centimetro o poco meno.
Ritaglia un disco di frolla del diametro dello stampo più 3 centimentri in più per i bordi.
Sistema il disco nello stampo, livella i bordi e bucherella il fondo con i rebbi della forchetta.
Versa la crema al suo interno fermandoti a pochi millimetri dal bordo superiore.
Con la frolla rimasta prepara sei stricioline.
Sistema le strisce sulla crema in modo da formare una griglia.
Inforna il dolce e cuocilo a 150° per circa 1 ora e 45 minuti, controllando dopo 45 o 50 minuti che la superficie non sia troppo scura, casomai coprila con alluminio.
Una volta cotta, aspetta che la torta sia tiepida e sformala su di un piatto.
Spolverala con zucchero a velo e aspetta qualche ora (meglio se un giorno) prima di consumarla.
È un dolce da credenza che non va conservato in frigo e resiste svariati giorni, assumendo maggior sapore con passare del tempo.
Se ne hai, puoi usare del’aroma ai fiori di arancio (io non lo avevo).
No Comments