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Il gâteau di patate è piatto tipico del sud.
In Sicilia viene chiamato “gattò di patate“, ma poiché provo una forte repulsione nello storpiare le parole francesi (tipo “Lurds“, “vuluvà” , “pupurrì” da leggersi proprio come scritti!) al posto di Lurd, volovàn e popurì (anche questi da leggersi come scritti) mi rifiuto di chiamarlo così e ricorro all’originale, i francesi capiranno.
Io solitamente l’ho sempre visto preparato con formaggio e prosciutto, ma mia suocera lo preparava anche con il ragù e io mi sono abituata a farlo così, anche perché a casa mia apprezzano molto.
Non ho la foto dell’interno perché l’ho scrodata ma credo sia intuibile dalla pirofila di vetro.
È un piatto ricco e buonissimo, può essere preparato in anticipo e anche congelato.
Buon fine settimana, enjoy!
Ingredienti per 4 persone
1 kg patate vecchie
200 g formaggio grattugiato
1 uovo
scamorza/ provola
ragù
burro
noce moscata
latte
sale
pepe
pangrattato senza glutine
Procedimento
Pela, taglia a pezzettoni e fai bollire le patate in acqua salata fino a cottura.
Scolale e passale nello schiacciapatate mentre sono ancora calde.
Rimettile così schiacciate in pentola e aggiungi sale, pepe, noce moscata e una bella noce di burro.
Mescola e in ultimo aggiungi il latte caldo, rimettendo sul fuoco e mescolando finché non otterrai un puré liscio e senza grumi.
La quantità di latte dipende dalle patate, va aggiunto poco per volta e quando si ottiene la consistenza classica del purè si smette di aggiungerlo.
A questo punto aggiungi il formaggio grattugiato, il formaggio (scamorza/emmenthal/provola a seconda di cosa hai in frigo) a pezzettini e le uova.
Parto dal presupposto che il ragù sia già pronto, perchè questa ricetta la preparo di solito per usare la rimanenza del ragù fatto per altri scopi (lasagne, pasta a forno etc..) e che sia freddo e non troppo liquido.
Prendi una teglia rettangolare antiaderente o una pirofila, imburra il fondo e i bordi e cospargili con pangrattato.
Stendi un primo strato di purè, livellalo bene, ricopri con un abbondante strato di ragù, spolverizzalo con formaggio grattugiato e copri ancora col rimanente purè.
Spolverizza con formaggio grattugiato, qualche noce di burro qui e lì e una manciata di pangrattato.
Cuoci a 200° per circa 20 minuti, coperto da alluminio, poi rimuovi l’alluminio e cuoci per circa 10 minuti in modo che si crei una bella gratinatura.
Aspetta almeno 30 minuti e poi servilo, rende meglio quando è tiepido.
4 Comments
La Gaia Celiaca
24 Marzo 2010 at 16:27troppo buono il… gattò 🙂
io lo chiamo così, perché alla fin fine mi sembra che sia diventato un altro nome…
Sonia
24 Marzo 2010 at 16:38Ciao Gaia, lo so… alla fine lo fanno tutti. Ma io ho una passione troppo smodata per la lingua francese e sarebbe un insulto ai miei anni di studio chiamarlo altrimenti 😀
Io l'ho solo assaggiato, ma mio marito se lo è spazzolato alla grande….
baci
claudia
6 Marzo 2013 at 21:02ti ringrazio sonia soprattutto perchè trasmetti attraverso le tue ricette la tua passione per il cibo e dai serenità ad una mamma come me di un bimbo o forse due bimbi ,del secondo ancora devo scoprirlo,celiaco!
Sonia
7 Marzo 2013 at 10:14Ciao Claudia, grazie mille a te per le belle cose che mi hai scritto! sono contenta che tu possa trovare spunti, stai tranquilla che i tuoi forse due bimbi non avranno problemi a nutrirsi come si deve e con golosità, hanno una mamma volenterosa e oggi in giro si trova un sacco di roba buona 😉 buona giornata 😀