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Baltimore peach cake senza miscele industriali né maizena: il video
Il Baltimore peach cake è un dolce tradizionale della città statunitense di Baltimora.
Si tratta di una base di pasta brioche sormontata da tante pesche fresche, quindi chiamarla torta non è proprio esatto.
È un dolce caratteristico della città che io ho voluto rendere senza glutine.
Nella speranza che questo dolce valichi i confini dell’Italia, ho preferito non usare mix commerciali, ma ho usato la solita mia miscela casalinga che vi sto proponendo abbastanza spesso ultimamente.
L’ho usata tantissime volte e mi da sempre soddisfazioni.
La trovate anche sul mio libro “I miei dolci senza glutine” in vendita su Amazon in versione Kindle, cartacea a colori e cartacea con copertina a colori e interno in bianco e nero.
Senza miscela industriale e senza maizena, così da venire incontro anche a chi non può utilizzarla.
Buona? Buonissima!
Facile? Decisamente!
Perfettibile? Assolutamente si!
Ho seguito una ricetta di Martha Stewart e l’ho preparata due volte in due giorni.
Entrambe le volte, buonissima; entrambe le volte molto soffice, ma la seconda volta ho aspettato una sola lievitazione e ho idratato di più.
Il risultato mi è piaciuto di più, la brioche è molto soffice e resiste meglio nei giorni successivi.
Sta allietando molte delle mie colazioni e merende e, francamente, vale la pena provarla.
Se lo fate, datemi una vostra opinione.
Felice settimana, enjoy!
Ingredienti per uno stampo di 20 cm x 20 cm
110 g farina di riso fine*
61 g fecola di patate*
61 g amido di tapioca*
12 g farina di lupini*
8 g xantano
50 g uova (1 uovo medio)
150 g latte
25 g zucchero
10 g lievito fresco
3 g sale
50 g burro morbido
per la finitura:
3 grosse pesche
succo di limone
2 cucchiai di zucchero di canna
gelatina di albicocca o pesca, oppure miele di acacia
granella di pistacchi (facoltativo)
*tutti gli ingredienti contrassegnati da un asterisco devono essere certificati gluten free
Procedimento
Versa in una ciotola le farine, la fecola, l’amido e lo xantano e mescola molto bene.
Versa nella ciotola della planetaria il latte, il lievito, lo zucchero e mescola.
Unisci anche l’uovo e dopo versa la miscela.
Impasta con l’accessorio foglia per una decina di minuti, staccando spesso l’impasto dalla foglia e dalla ciotola.
Puoi fare questo lavoro con una frusta elettrica munita di ganci.
Alla fine, aggiungi il sale e il burro molto morbido e impasta ancora per una decina di minuti.
Otterrai una pasta molto morbida.
La ricetta originale prevede di fare una prima lievitazione in ciotola e poi di stendere la pasta in teglia e lasciare raddoppiare di volume.
Io ho fatto così e poi, la seconda volta, ho steso direttamente in teglia.
A mio avviso, basta una sola lievitazione e rende anche meglio.
Ungi lo stampo e stendi al suo interno l’impasto.
Non sono specificate le dimensioni dello stampo e io ne ho usato uno quadrato da 20 cm.
Puoi usare quello che hai, ma non troppo grande altrimenti la brioche viene troppo bassa.
Copri lo stampo e lascia che la pasta lieviti fino al raddoppio.
Lava e affetta sottilmente le pesche.
Per non farle annerire, irrora le fettine con del succo di limone.
Quando la pasta è arrivata al raddoppio, accendi il forno a 180°.
Copri tutta la superficie della brioche con le fettine di pesca, disponendole in fila.
Spolvera con lo zucchero di canna e cuoci il dolce per circa 35 o 40 minuti, dipende dal tuo forno.
Se la superficie dopo 30 minuti è ancora troppo chiara, accendi la ventilazione.
Sforna il dolce e tiralo fuori dallo stampo, poggiandolo su una griglia per farlo raffreddare.
Pennella le pesche con la gelatina e decora, se vuoi, con la granella di pistacchi.
Consigli
Il dolce si gusta benissimo il giorno stesso della cottura, è molto soffice.
Ma, conservato in un contenitore con coperchio, resiste anche 2 o 3 giorni fuori dal frigo.
Basterà passarlo per qualche secondo in microonde, anche se non è obbligatorio.
Se non hai la farina di lupini, puoi usare del miglio, del sorgo o della farina di grano saraceno.
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