Piatto unico/ Street food

Shawerma senza glutine

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Shawerma, lo street food mediorientale

Shawerma senza glutine - La Cassata Celiaca

Shawerma senza glutine – La Cassata Celiaca

 

Buon venerdì.

La Shawerma o Shawarma o Shaorma è un tipico piatto mediorientale a base di carne (agnello, pollo, capra, maiale, marzo) servito con pomodori, cetrioli, salse e accompagnato anche con pane tipico.

Diffusissimo in Turchia come döner kebabı, in Grecia come gyros, ma anche in Romania come shaorma (di solito shaorma cu pui, con pollo) è un tipico street food che viene comodamente venduto avvolto in quella che noi italiani chiamiamo piadina e in Grecia pita.

Moltissime varianti sia di carne, che di salse e ingredienti per un  piatto unico di unica bontà.

Shawerma senza glutine - La Cassata Celiaca

Shawerma senza glutine – La Cassata Celiaca

Mia mamma ha mangiato la Shaorma cu pui e me ne ha parlato e che food blogger sarei io se non lo sglutinassi per voi?

Ci vogliono 30′ per due porzioni, contati con l’orologio e mentre preparate altro per i vostri cari…..

Io ho preparato la piadina fatta in casa senza glutine (qui trovate la video ricetta, se serve): dal mio personalissimo punto di vista, ad oggi, non ho mai trovato piadine senza glutine confezionate che possano essere degne di tale nome; o sono troppo secche e si spaccano, figuriamoci arrotolarle; o sono più flessibili ma molto gommose.

Vista l’estrema facilità nel prepararle in casa, consiglio questa versione.

Ho usato una farina nuova per me, per voi sarà vecchissima, ma da me è la prima volta che la trovo e mi è piaciuta moltissimo.

Voi usate pure quella che avete in dispensa.

Vi auguro un felice fine settimana.

Enjoy!

 


Shawerma senza glutine - La Cassata Celiaca

Ingredienti per 2 porzioni

100 g Miscela per pizza senza glutine Il pane di Anna

60 g acqua

1 cucchiaino di strutto

1 pizzico di sale

1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio

per il condimento:

100 g petto di pollo

Insaporitore per carni arrosto o alla brace Ariosto

patatine fritte (fatte in casa)

lattuga

pomodori

cetrioli (non sotto aceto ma fermentati)

salsa (maionese, ketchup, tahina, yogurt greco etc…)

Procedimento

Preparare la piadina.

Impastare tutti gli ingredienti finché non si ottiene una palla liscia.

Coprirla e farla riposare una decina di minuti.

Nel frattempo scaldare una padella antiaderente e fare rosolare da tutti i lati il petto di pollo, insaporendolo a piacere con l’insaporitore Ariosto.

Quando il pollo è del tutto cotto (incidere la carne per verificare che sia cotta anche all’interno), tenerlo al caldo nell’attesa.

Friggere le patatine.

Stendere la piadina in un disco regolare di circa 30 cm e cuocerla da ambo i lati sull’apposita piadiniera elettrica oppure in una larga padella, bucherellando la superficie perché non gonfi.

Coprire la piadina affinché da croccante torni ad essere morbida.

Farcire la piadina con le patatine fritte, il pollo affettato a striscioline, i pomodori a fette, la lattuga a striscioline e i cetrioli a fettine sottili.

Condire il tutto con la salsa che si gradisce e arrotolare la piadina.

Avvolgerne le estremità con un tovagliolo di carta e legarle con dello spago per alimenti in modo che non si apra,

Tagliare la piadina a metà e servire subito.

Shawerma senza glutine - La Cassata Celiaca

Consigli

I cetrioli sott’aceto hanno un sapore molto forte, è meglio usare quelli fermentati (tipo in salamoia) molto saporiti e croccanti.

In Romania le verdure conservate in salamoia si chiamano “murături” e sono straordinariamente buoni.

 

 

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4 Comments

  • Reply
    lagaiaceliaca
    21 Maggio 2016 at 0:56

    il caso vuole che sia la seconda ricetta di shawarma che leggo oggi, e mi viene l’acquolina… mamma mia quanta acquolina!
    bellissimo e godereccio davvero!

    • Reply
      Sonia
      21 Maggio 2016 at 17:37

      ah si? eh allora s’ha da fà no? grazie mille!!

  • Reply
    Katia di Giorgio
    21 Maggio 2016 at 9:37

    Che bontà! Non conoscevo questa preparazione: dev’essere deliziosa. Grazie per le utilissime informazioni che accompagnano la ricetta, mi piace molto conoscere la storia di un piatto e le sue varianti nelle diverse culture. Complimenti per tutto!

    • Reply
      Sonia
      21 Maggio 2016 at 17:38

      grazie Katiù!! sei dunci dunci! baciuzzi

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