non catégorisé

Fricassea n.256

Questo articolo è disponibile anche in: Italiano (Italien)

Ingredienti:
1 kg. agnello
1 carota
1/2 cipolla
1 gambo di sedano senza foglie
50 gr. burro
1 cucchiaio farina (per me maizena)
sale
pepe
350 ml acqua
150 ml vino bianco
2 tuorli d’uovo
mezzo limone

Tempo di preparazione: 10 min.
Preparazione.
Non è il nome di un profumo, tipo Chanel n.5, è molto di più!  Ho colto la palla al balzo per partecipare al contest di Genny del blog “Al cibo commestibile” in cui l’argomento è  una ricetta di Pellegrino Artusi da adattare alla pentola a pressione. Tra tutte le ricette che potete trovare qui, ho scelto la fricassea perchè ho voglia di prepararla da molto tempo e rimando sempre. Ho smesso di rimandare.  Ho scoperto, in questa occasione, che l’uso della pentola a pressione con la carne di agnello è molto più che azzeccata. Capita spesso che l’agnello che compriamo noi comuni mortali nei supermercati (e non dall’allevatore della Montagnola che ha un sapore totalmente diverso…..vero mamma?) non sia esattamente tenero e scioglievole al palato, ma la pentola a pressione ammorbidisce la carne in modo sorprendente. 
Dunque, ho comprato un chilo di agnello a pezzi con ossa e corata, l’ho lavato e messo da parte. Nella pentola a pressione ho sciolto metà del burro e aggiunto un cucchiaio di maizena, ho lasciato che colorisse un pochino e ho aggiunto la carne, facendola rosolare bene.  Ho aggiunto anche una carota pelata, un gambo di sedano intero a cui ho tolto i filamenti e mezza cipolla intera. Un pizzico di pepe, un pizzico di sale e ho coperto con acqua e vino. Ho rimestato, aggiunto il resto del burro, chiuso con il coperchio e lasciato cuocere 25 minuti a partire dal fischio della valvola. Mi sono messa in balcone, ho lasciato che la valvola sfiatasse a più non posso diffondendo l’ottimo profumo di cottura a uso e consumo del vicinato (scherzo sul vicinato, ma non sul balcone) e ho aperto la pentola. Ho tolto carota, cipolla e sedano stracotti ma interi e la carne. Mentre ho lasciato che il liquido restringesse ancora qualche minuto, per la gioia dei maschi di casa, ho disossato la carne. Ho frullato i tuorli (ne ho aggiunto un terzo perchè i primi due sembravano provenire dalla fattoria dei lillipuziani!) con il succo di mezzo limone e mescolato al liquido di cottura che avevo frullato con la carota, la cipolla e il sedano. Ho servito la carne irrorata da questo squisito sughetto e del pane a fette da pucciare nella salsa. 
Con questa ricetta, ottima  e senza glutine partecipo al contest di Genny

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